L’isteroscopia è un esame ginecologico che consente la visualizzazione diretta del canale cervicale e della cavità uterina.
L’esame può essere condotto in regime ambulatoriale con o senza anestesia locale.
Nei casi più impegnativi o, su richiesta della paziente, l’esame viene eseguito in regime di ricovero con un’anestesia che si chiama sedazione profonda.
L’isteroscopia ha sostituito completamente la vecchia tecnica del raschiamento.

Lo strumento

Fig.1

Si utilizza uno strumento chiamato isteroscopio costituito da una struttura rigida in acciaio, della lunghezza di 30-35 cm. e del diametro variabile da 2,5 a 5 mm.
Grazie ad un sistema di lenti e di una fonte luminosa a fibre ottiche è possibile la visualizzazione diretta della cavità uterina: questa viene leggermente dilatata con l’aiuto di una soluzione fisiologica. (fig1)

Utilizzando una telecamera fissata allo strumento, le immagini dell’esame possono essere osservate su un monitor dalla paziente. Il suo coinvolgimento è utile perché riduce l’inevitabile stato d’ansia e rende possibili domande e spiegazioni circa le immagini visualizzate. (fig2)

fig.2

Come si procede

La paziente si pone sul lettino in posizione ginecologica
L’utilizzo dello speculum e di una anestesia locale non è necessaria ma, in alcuni casi, consigliabile.
Dopo la visita si inizia l’esame introducendo delicatamente l’isteroscopio attraverso il canale cervicale. (fig 3)
L’esame dura pochi minuti e lascia alla paziente un lieve dolore crampiforme simil mestruale che scompare nell’arco di poco tempo.

fig.3 L’isteroscopio viene delicatamente inserito nella cavità uterina

Vengono visualizzati il canale cervicale, la cavità uterina con i suoi osti tubarici (l’inizio delle tube). Fig. 4
Una biopsia endometriale o endocervicale è il tempo finale dell’indagine isteroscopica. La sua associazione all’esame isteroscopico garantisce una sensibilità diagnostica in pratica del 100%.
L’esame dura pochi minuti.
La paziente può tornare a casa poco dopo un breve periodo di osservazione precauzionale.

fig.4 Cavità uterina normale. Si osservano gli osti tubarici.

Indicazioni all’isteroscopia diagnostica

L’impiego sempre più frequente dell’ecografia transvaginale soprattutto con sonda 3D ginecologica o della isterosonografia, per lo studio della cavità uterina, consente di selezionare in modo più accurato le pazienti da sottoporre all’indagine isteroscopica. Fig. 4b

fig.4b
  1. sanguinamento uterino anomalo. Sia in età fertile, sia in menopausa, un sanguinamento uterino anomalo deve sempre essere indagato. Il persistere di una perdita di sangue proveniente dall’utero, soprattutto dopo una ecografia transvaginale o dopo una terapia medica infruttuosa, richiede un accertamento isteroscopico.
  2. infertilita’ e sterilita’ e abortività ripetuta. Le malformazioni dell’utero, in particolare l’utero setto, i miomi sottomucosi e le sinechie endouterine sono le condizioni che meglio vengono diagnosticate con l’isteroscopia
  3. quadri ecografici anormali. L’isteroscopia permette di confermare una diagnosi ecografica o di risolvere una diagnosi dubbia
  4. lost iud (spirale con fili risaliti). Si tratta della situazione nella quale i fili di una spirale sono stati “risucchiati” in cavità uterina L’isteroscopia rappresenta la tecnica migliore per rimuovere la spirale quando i tentativi eseguiti alla cieca risultano infruttuosi.
  5. studio prechirurgico. In alcune situazioni, prima di eseguire un intervento chirurgico sull’utero, è utile lo studio della cavità uterina

Quando si fa

Esclusa una gravidanza, è possibile eseguire una isteroscopio in qualsiasi fase del ciclo.
La fase postmestruale consente una visione ottimale della cavità uterina, grazie alla presenza di un endometrio sottile.

Quadri isteroscopici anormali

fig.5 Polipo endometriale: può dare sanguinamento e, nei casi più importanti, infertilità
fig.6 Fibromi endouterini: possono impedire l’annidamento dell’uovo fecondato
fig.7 Utero setto: è una malformazione dell’utero. La cavità uterina è divisa in due emicavità da un setto. Può essere causa di aborto ripetuto
fig.8 Spirale in cavità uterina. Se i fili dello IUD risalgono in cavità uterina, la spirale viene facilmente rimossa in isteroscopia.

Isteroscopia chirurgica

Se l’ecografia o l’isteroscopia diagnostica evidenziano patologie si deve procedere a un intervento chirurgico. Isteroscopia operativa.
Quelle più semplici possono essere eseguite ambulatoriamente (piccoli polipi, piccoli miomi, recupero di spirale ecc), Office Hysteroscopy.
Per quelli più impegnativi è necessario un ricovero ospedaliero, in Day Hospital, con una leggera anestesia (sedazione profonda)
La sedazione profonda è una tecnica anestesiologico con la quale viene indotto un sonno farmacologico per tutta la durata dell’intervento (15-30 min.) senza dover intubare la paziente.
La rapidità con cui l’organismo elimina il farmaco utilizzato, rende possibile un rapido risveglio e la dimissione della paziente dopo un ricovero di poche ore (Day Hospital).

Giorgio Gottardi