IL GUSTO DELL’ARTE

Quando capolavori artistici ispirano ricette sane e saporite

A cura di caterina Corni

Prendete la professionalità e passione di una critica d’arte, Caterina Corni, con il pallino dell’arte indiana contemporanea, la fantasia di una food blogger di grido, IsaporidiB e l’esperienza sul campo di un’esperta nutrizionista, Francesca Guelfi… e il pranzo è servito!

Appassionati d’arte che credete nel potere terapeutico dell’arte, l’appuntamento più curioso e ‘croccante’ da mettere in agenda da qui a fine marzo è Il gusto dell’Arte, la mostra in corso presso i locali dello Studio Medico Boscovich in via Settembrini 7 a Milano.

Se è vero che “la bellezza salverà il mondo” come ci dice Dostoevskij e “l’essenziale è invisibile agli occhi” come ci piace credere inseguendo il Piccolo Principe nel capolavoro di Antoine de Saint-Exupery, la riproduzione di una cinquantina di opere famose dal Medioevo ai tempi d’oggi – da Carracci a Manet, da Botero a Matisse fino a Oldenburg e Sparnaay – vi condurrà in un viaggio artistico e gastronomico unico e irripetibile. Sì perché a fianco di opere come Natura morta con crostacei e gamberetti di Matisse

IL GUSTO DELL’ARTE - Fiamma Domestici - Di che cibo 6? Magazine

Donna che mangia una banana del colombiano Fernando Botero

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Colazione in giardino di Giuseppe De NittisIL GUSTO DELL’ARTE - Fiamma Domestici - Di che cibo 6? Magazine

e Giant BLTIL GUSTO DELL’ARTE - Fiamma Domestici - Di che cibo 6? Magazine

con il quale l’artista svedese icona della pop art Claes Oldenbourg denunciava pesantemente il consumismo sfrenato del cibo nella società americana contemporanea, si potrà curiosare fra una selezione di scatti fotografici di celebri artisti alle prese con il cibo

Incuriosisce vedere Picasso gustarsi una lunga ed affilata spina dorsale, quel che resta di un saporitissimo pesce arrostoIL GUSTO DELL’ARTE - Fiamma Domestici - Di che cibo 6? Magazine

o il genio della pop art, Andy Warhol, sorpreso a gustarsi un tradizionale hamburger a stelle e strisce.

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Non è tutto perché chi lo desidera potrà portarsi a casa la ricetta creata da IsaporidiB con la consulenza di Francesca Guelfi appesa a fianco di ciascuna riproduzione.

E non basta. A rendere ancora più attrattiva la mostra c’è la location, non la solita sede espositiva all’interno di un museo o di una galleria, ma la sala d’attesa e le salette da visita dello Studio Medico Boscovich, che da anni porta avanti un programma culturale in omaggio al connubio fra arte, cibo, sana alimentazione e benessere.

Ne è convinto Giorgio Gottardi, uno dei soci fondatori che spiega: “La sensibilità culturale del nostro studio ha operato dando vita all’Associazione Arte e Salute con l’obiettivo di valorizzare il ruolo terapeutico dell’arte in tutte le sue forme. Questa mostra rappresenta il coronamento del connubio tra arte e salute, suggerendo le regole per una buona e sana alimentazione”.

Abbiamo incontrato la curatrice, Caterina Corni, classe 1979, critica d’arte e curatrice di mostre in Italia e all’estero, che ci ha aperto le porto dello Studio milanese per un’intervista per questo numero 0 del magazine Dichecibo6.

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Obiettivo? Scovare e portare alla ribalta eventi e mostre curiose e originali, a volte lontane dai circuiti standard ma ad alto coefficiente culturale e tasso emozionale.

Siamo in uno studio medico: una location originale per una mostra. La seguiamo nel percorso espositivo.

“La mostra si articola in sei sale, ciascuna intitolata ad un momento preciso della vita quotidiana che ha a che fare con il cibo: prima colazione, picnic, aperitivo, pranzo, cena, per chiudersi con la stanza Uovo, simbolo ancestrale di vita e protagonista di più cosmogonie che da un punto di vista alimentare racchiude una molteplicità di provenienze (di gallina, di quaglia, di struzzo, ecc.). Del resto l’elemento Uovo è sempre stato rappresentato figurativamente come testimonia la Pala di Brera commissionata a Piero della Francesca nel 1472 da Federico di Montefeltro con al centro, alla sommità, una conchiglia con appeso un uovo di struzzo. La scelta di inserire un uovo di struzzo
non è casuale perché all’epoca si credeva che venisse fecondato dai raggi solari e quindi fosse senza peccato come la Madonna raffigurata con in grembo il Figlio”.

Come si inserisce questa mostra nelle attività dello studio Boscovich?

“Si tratta della quarta mostra realizzata in questa sede dopo Tutti pazzi per l’arte (2015),
incentrata sui pazienti con problemi psichiatrici, Sprigioniamo l’arte (2016) focalizzata sulle detenute del carcere di San Vittore e Non ti scordar di me (2017), sulle problematiche che accompagnano l’età senile, con particolare attenzione alle malattie dell’Alzheimer”.

Nuovi progetti?

“Senz’altro dopo questa mostra riusciremo a mettere in cantiere altre emozionanti esperienze culturali, convinti che la bellezza, la creatività e l’immaginazione rappresentino un valido sostegno per ritrovare la propria identità ed armonia interiore”.

INFO: IL Gusto dell’Arte ( Studio Medico Boscovich, via Settembrini 7 – Milano – Tel. 02 6693281 – 67075732 )
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 19.30 – sabato dalle 9.00 alle 13.00

Articolo pubblicato su: magazine.dichecibo6.it
di Fiamma Domestici

Per maggiori informazioni

Nada.