Sinonimi: mioma, leiomioma

Che cosa è

Il fibroma è di gran lunga il più comune tumore benigno dell’utero.
Per avere un’idea, anche se approssimativa, di cos’è un fibroma immaginiamo una pesca aperta a metà. La polpa con la buccia è l’utero, il nocciolo è il fibroma.
Il paragone è azzardato ma ci dà un’idea, anche se molto semplificata, di cosa sia un fibroma.
La pesca contiene un nocciolo centrale, unico, di dimensioni abbastanza costanti.
Al contrario, i fibromi possono variare molto per numero (da 1 a più di 20), per dimensioni (da meno di 1 cm a più di 20 cm di diametro) e per sede possibile sede di sviluppo dei fibromi uterini: peduncolati, sottosierosi, infralegamentari, intramurari, sottomucosi, intracavitari. cervicali.

Causa:

E’ ancora sconosciuta. Quello che sappiamo è che sono molto sensibili agli estrogeni (ormoni prodotti dall’ovaio e contenuti in molti farmaci), che ne favoriscono la crescita. In effetti, tendono a crescere di volume in gravidanza, nelle donne che prendono la pillola e nelle donne in menopausa che utilizzano la terapia ormonale.

Frequenza

I fibromi sono presenti in almeno il 20% delle donne in età riproduttiva.
Questa patologia è più frequente dopo i 40 anni ma è sempre meno raro diagnosticare un fibroma in donne più giovani.
E’ verosimile l’ipotesi che la familiarità rappresenti un fattore di rischio.

Sintomatologia

Nella maggior parte dei casi i fibromi sono asintomatici. Spesso sono diagnosticati occasionalmente durante una visita o una ecografia di routine.
Il numero, il volume e la posizione dei fibromi determinano la sintomatologia di questa patologia e di conseguenza l’indirizzo terapeutico.
I disturbi che possono dare sono:

  1. Aumento delle mestruazioni, che nel tempo si presentano sempre più abbondanti e con la presenza di coaguli.
  2. Anemia cronica dovuta all’incapacità dell’organismo di compensare le abbondanti perdite mestruali.
  3. Dolore mestruale,
  4. Dolore durante i rapporti,
  5. Dolore per la compressione di grossi fibromi su altri organi situati vicino all’utero (vescica, intestino, uretere).

Fibroma e gravidanza

Nella maggior parte dei casi e soprattutto quando i fibromi si sviluppano verso la parete esterna dell’utero, la gravidanza e il parto decorrono quasi sempre senza problemi.
Stimolati dagli ormoni prodotti dalla gravidanza, i fibromi tendono ad aumentare di volume, soprattutto nei primi mesi. Espletato il parto si assiste ad una loro riduzione.

Qualche volta, anche se raramente, possono essere causa d’infertilità. Dipende dal volume, dal numero e dalla posizione. I fibromi che si espandono verso la
cavità uterina, soprattutto se numerosi, possono rendere difficoltoso un impianto corretto dell’uovo fecondato.
Un intervento chirurgico preventivo deve essere valutato attentamente e preso in considerazione solo per i casi più eclatanti. L’atto chirurgico, per la possibilità di aderenze e cicatrici postoperatorie può a sua volta essere causa d’infertilità.

Terapia

Nella maggior parte dei casi i fibromi sono asintomatici ed è sufficiente un controllo periodico per monitorare il loro sviluppo. Raggiunta la menopausa (le ovaie cessano di produrre estrogeni) i fibromi tendono a ridursi di volume.
Nei casi più severi,

  1. mestruazioni emorragiche con sviluppo di anemia cronica
  2. importante dolore pelvico che non si risolve con i comuni analgesici,

la terapia è sostanzialmente chirurgica, il più conservativa possibile. Una accurata discussione del caso indicherà la via chirurgica preferenziale: laparotomica, isteroscopica, laparoscopica.
Nelle donne che usano farmaci che contengono estrogeni (pillola e terapia ormonale in menopausa) deve essere presa in considerazione l’eventualità di sospendere il trattamento.

Giorgio Gottardi
Specialista Ostetrico Ginecologo

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